Una ripartizione globale delle emissioni di gas serra per settore
In pochi decenni, i gas a effetto serra (GHG) —principalmente sotto forma di emissioni di CO₂ — sono aumentati a tassi senza precedenti come risultato della crescita globale e del consumo di risorse.
Per scoprire i principali settori in cui hanno origine queste emissioni, questo grafico da Our World in Data estrae gli ultimi dati del 2016 per gentile concessione di Climate Watch e World Resources Institute, quando le emissioni totali hanno raggiunto 49,4 miliardi di tonnellate di CO₂ equivalenti (CO₂e).
Fonti di emissioni di GHG
Le emissioni globali di GHG possono essere ricondotte approssimativamente a quattro grandi categorie: energia, agricoltura, industria e rifiuti. In modo schiacciante, quasi i tre quarti delle emissioni di gas serra provengono dal nostro consumo di energia.
All’interno di ciascuna categoria, ci sono suddivisioni ancora più granulari da considerare. Daremo uno sguardo più da vicino ai primi due, che insieme rappresentano oltre il 91% delle emissioni globali di GHG.
Consumo energetico
All’interno di questa ampia categoria, possiamo ulteriormente suddividere le cose in sottocategorie come trasporti, edifici e consumo di energia correlato all’industria, per citarne alcuni.
Miliardi di persone si affidano a veicoli a benzina e diesel per spostarsi. Di conseguenza, contribuiscono a quasi il 12% delle emissioni globali.
Ma questa sfida è anche un’opportunità: l’adozione da parte dei consumatori di veicoli elettrici (EV) potrebbe aiutare in modo significativo a spostare il mondo lontano dall’uso di combustibili fossili, sia per i viaggi di passeggeri che per le merci, sebbene ci siano ancora speedbum da superare.
Nel frattempo, gli edifici contribuiscono complessivamente al 17,5% delle emissioni legate all’energia, il che ha senso quando ci si rende conto del fatto straordinario che le città utilizzano il 60-80% del fabbisogno energetico annuale del mondo. Con le megalopoli (che ospitano oltre 10 milioni di persone) in mongolfiera ogni giorno per ospitare la crescente popolazione urbana, queste quote potrebbero aumentare ulteriormente.
Agricoltura, silvicoltura e uso del suolo
La seconda categoria di emissioni più grande è il settore su cui facciamo affidamento ogni giorno per il cibo che mangiamo.
Forse non sorprende che il metano delle mucche e di altro bestiame contribuisca maggiormente alle emissioni, con un totale del 5,8%. Questi alimenti hanno anche alcune delle più alte impronte di carbonio, dalla fattoria alla tavola.
Un’altra considerazione importante è la quantità di terra occupata dalle nostre esigenze agricole complessive. Quando aree significative di foresta vengono eliminate per il pascolo e le terre coltivate, c’è un chiaro legame tra il nostro uso del suolo e l’aumento delle emissioni globali.
Sebbene molti di questi sistemi energetici siano ancora lo status quo, il mix energetico globale è maturo per il cambiamento. Come mostrano i dati, i potenziali punti di interruzione sono diventati sempre più chiari mentre il mondo si muove verso una rivoluzione dell’energia verde.
Ghosh, I. (2020, Novembre 6). Tratto da Visual Capitalist: https://www.visualcapitalist.com/