Grattacieli, interi quartieri, mulini: tutti in legno. Boom dell’edilizia sostenibile. E la Svezia insegna

iù attenzione all’ambiente e, soprattutto, tecnologie prima inimmaginabili. Sono i due elementi all’origine del boom dei «grattacieli di legno». Da qualche anno è ormai sfida aperta tra gli architetti di tutto il mondo per realizzare i più belli e i più arditi edifici eco sostenibili. Sono trascorsi oltre vent’anni da quando Renzo Piano iniziò a progettare grandi edifici pubblici con gigantesche campate di legno a sostenere le volte (spettacolari quelle dell’Auditorium di Roma, inaugurato nel 2002), e nel corso di quasi 5 lustri le tecniche ingegneristiche alla base degli edifici in legno sono profondamente mutate, dando il via allo sviluppo verticale. Ma non solo. Adesso il legno entra prepotentemente a far parte dell’edilizia residenziale pubblica: a Stoccolma stanno costruendo un intero quartiere di abitazioni tutto in legno, con edifici fino a 13 piani. Si chiama Cederhusen (letteralmente: «case di cedro»), sta sorgendo nell’area di Hagastaden — nella parte settentrionale di Stoccolma, tra le autostrade, il campus del Karolinska Institutet e il grande parco di Haga — e non è un caso isolato, scrive il New York Times. In Svezia circa il 20% dei nuovi edifici a più piani è costruito in legno.