Attacchi hacker ransomware, l’intelligence: «Pagati 17 miliardi in quattro mesi»

Maze, una sigla semplice. Una sigla che per almeno due anni è stata l’incubo delle aziende pubbliche e private, dei governi, di multinazionali come Canon, Lg, Xerox. Un gruppo di hacker in grado di bloccare sistemi, rubare dati, ricattare società e privati. Un gruppo pericoloso che per primo ha utilizzato la strategia del «name & shame», letteralmente nominare e svergognare. Il primo novembre 2020 ha dichiarato «chiuso il progetto» in grande stile, con un comunicato stampa pubblicato online in cui sottolineava che non ci sarebbero stati successori. Ma non è scomparso. Anzi. Già qualche mese prima della resa, un’altra banda, addirittura più capace e potente, era comparsa sulla scena: Egregor. In un anno ha sferrato oltre 200 attacchi e gli analisti ritengono possa essere lo schermo per gli affiliati di Maze. E poi ce ne sono tanti altri perché questa Ransom Mafia, come è stata definita, ricalca il mondo criminale «analogico»: individui che si riuniscono in gang, formano e sciolgono alleanze, si raggruppano in cartelli.

Perché oggi le aziende sono liquide e vanno protette ovunque

La trasformazione digitale non è più una teoria: molte aziende italiane negli ultimi mesi hanno di fatto compiuto il salto qualitativo che mancava da tempo, adottando soluzioni di smart working e digitali. Parliamo di aziende per cui le sedi geografiche fisiche sono superate dalla realtà attuale: di fatto quasi tutte le organizzazioni italiane (e non solo) hanno dipendenti attivi nei luoghi più diversi, spesso nelle abitazioni private.

Lavoro da remoto? Ecco come garantire la protezione dei dipendenti

Tre cose di cui tenere conto per garantire la protezione informatica del tuo team in remoto. Negli ultimi mesi, le aziende di tutto il paese hanno universalmente adottato lo smart working. Alcune hanno addirittura scoperto che lo smart working è preferibile al lavoro in sede. Se da un lato ciò assicura dei vantaggi a te e al tuo team, ad esempio un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, continuare a passare da un’interazione online all’altra non è un’attività priva di rischi. Per farlo, devi assicurarti di avere installato la migliore protezione informatica possibile, in grado di supportare questo modo di lavorare.