Gli alimenti con il maggiore impatto ambientale

L’alimentazione e l’agricoltura hanno un impatto significativo sul nostro pianeta, in particolare in termini di emissioni di carbonio, prelievi idrici e uso del suolo.

Per visualizzare in che modo i diversi prodotti alimentari contribuiscono a questo impatto ambientale, il grafico sopra classifica gli alimenti in base alle loro emissioni di gas serra (GHG) e ai prelievi di acqua, utilizzando i dati di Poore e Nemecek e Il nostro mondo nei dati.

La strada per la decarbonizzazione: come l’asfalto sta influenzando il pianeta

L’asfalto, noto anche come bitume, ha varie applicazioni nell’economia moderna, con una domanda annuale che raggiunge i 110 milioni di tonnellate a livello globale. Fino al 20° secolo, l’asfalto naturale ottenuto da piante in decomposizione rappresentava la maggior parte della produzione di asfalto. Oggi, la maggior parte dell’asfalto viene raffinato dal petrolio greggio .Questo grafico, sponsorizzato da Northstar Clean Technologies , mostra come le nuove tecnologie per riutilizzare e riciclare l’asfalto possono aiutare a proteggere l’ambiente.

Overshoot Day 2021: ecco i dati

Ogni anno la nostra specie consuma più risorse di quante la nostra Terra riesce a metterci a disposizione. L’Overshoot Day è proprio il giorno nel quale l’umanità ha esaurito di fatto le risorse dell’anno, creando un debito energetico che danneggia il nostro eco-sistema.

Impatto umano sulla superficie terrestre

Non c’è dubbio che l’attività umana abbia avuto un impatto sulla Terra, ma fino a che punto? A quanto pare, quasi il 95% della superficie terrestre mostra una qualche forma di modificazione umana, con l’ 85% che porta prove di molteplici forme di impatto umano. Questa mappa della scienziata dei dati Hannah Ker delinea l’entità della modifica dell’umanità sugli ecosistemi terrestri terrestri.

Verso celle solari flessibili su abiti e ombrelloni

Potrebbero finire sui vestiti, sugli ombrelloni in spiaggia o sulle automobili, le nuove celle solari flessibili realizzate grazie a una ‘ricetta’ innovativa che le rende più efficienti: le loro proprietà sono descritte in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dai ricercatori del dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFN-CNR), l’Università di Erlangen-Norimberga e l’Imperial College di Londra.