La migliore rete mobile d’Italia? Altroconsumo: “Quella di Vodafone”
Secondo i dati rilevati dall’app CheBanda la compagnia brilla per qualità nonché per velocità di upload e download. Segue WindTre. Iliad terza per un soffio davanti a Tim
Secondo i dati rilevati dall’app CheBanda la compagnia brilla per qualità nonché per velocità di upload e download. Segue WindTre. Iliad terza per un soffio davanti a Tim
La trasformazione digitale sta diventando sempre più un motore globale di crescita economica sostenibile, con il 60% del Pil mondiale che sarà trainato dal digitale entro il 2022. La tecnologia rappresenta anche una leva fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, in grado di contribuire a una riduzione fino al 15% della produzione globale di CO2 entro il 2030. Si tratta, inoltre, di un potente fattore di inclusione sociale e di resilienza. Su questi presupposti di è articolato il B20-G20 Dialogue on digital transformation, in vista delle riunioni ministeriali del G20 su Innovazione e ricerca che si terranno a Trieste il 5 e 6 agosto.
Si tratta di un consumo medio di 15,4 GB al mese contro i 10,4 GB di chi si connette sul 4G, svelano le analisi di Opensignal. Ma restiamo indietro ai mercati più avanzati
Dobbiamo essere pervasivi con qualunque tecnologia sia la migliore per la specifica location”. Il ministro accende anche i riflettori sulle quantum technologies: “Vogliamo avere un ruolo nello sviluppo di questo settore e si sta cercando di capire quali aree applicative siano più consone alle esigenze del nostro sistema.
Il termine 5G indica la tecnologia e gli standard di nuova generazione per la comunicazione mobile.
Non è però solo una semplice evoluzione dell’attuale rete 4G, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica
la rete che mette a disposizione dei clienti sempre più capacità e potenza di calcolo, supportando i servizi di nuova generazione e la navigazione in tempo reale.
Secondo le rilevazioni di Opensignal è l’operatore che ha accresciuto le performance nel maggior numero di categorie in esame. Per la prima volta Iliad raggiunge la copertura 4G per il 90% della popolazione
La quantità di dati presenti nelle aziende è in crescita esponenziale e diventa sempre più prioritaria per qualsiasi organizzazione l’esigenza di elaborarli, classificarli e soprattutto utilizzarli in maniera consapevole.
Quando pensi al cosiddetto Internet of Things (IoT), è probabile che ti vengano in mente cose come “tostapane smart” o “spremiagrumi connessi”. Anche se l’universo dei dispositivi smart comprende sicuramente oggetti più divertenti che necessari, è importante capire che l’IoT vanta anche molti dispositivi connessi di grande utilità. Inoltre, questi dispositivi connessi possono cambiare la nostra vita sia al lavoro che fuori.
L’elettricità wireless funziona ed è scalabile. Servono solo dei ripetitori in grado di vedersi reciprocamente, e l’energia può essere trasmessa senza fili anche per migliaia di chilometri.
Si fa presto a dire Big Data. Ma, nel concreto, a cosa servono? Secondo Assintel, associazione nazionale delle imprese ICT, nel 2020 il comparto ha avuto un giro d’affari di 2,4 miliardi, in crescita del 7,7%. Nel 2022, dovrebbe raggiungere i 2,8 miliardi. Dietro queste cifre ci sono piccole e grandi applicazioni, con un impatto concreto sulla vita di tutti i giorni.