Missione sostenibilità: perché la transizione economica è ecologica

Trasformare il modo di produrre per crescere riducendo l’impatto ambientale. È una delle grandi sfide del Pnrr, da vincere grazie a un alleato: il digitale. Insieme alla digitalizzazione, quella della sostenibilità è l’altra grande sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un filo rosso (anzi, verde), che si concentra nella Missione 2 ma che è trasversale alle sei che compongono il Pnrr. In gioco ci sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, gli accordi di Parigi, il rispetto del Green Deal europeo. E naturalmente la trasformazione economica del Paese.

Voucher connettività: guida per le PMI

Tra gli interventi di attuazione delle politiche collegate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) c’è il cosiddetto “Piano voucher per le imprese”, un decreto che stanzia oltre 600 milioni di euro per favorire la diffusione della banda ultralarga nel Paese. Scopriamo di cosa si tratta in attesa di scoprire i requisiti per richiederlo.

Non solo Pnrr: le agevolazioni per le imprese nel Fondo complementare

La ripresa economica è iniziata, ma va sostenuta. Il cardine strategico del governo italiano è il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La sua funzione non è solo quella di gestire grandi risorse, ma anche di indirizzare il Paese verso un’economia più solida ed evoluta. Per farlo, si integra con altri strumenti, tra i quali spicca il Fondo complementare nazionale. Ecco che cos’è, come funziona e perché è prezioso per le imprese.

Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo

Ci è stato presentato dalla cronaca come il più grande programma di investimenti; un “intervento epocale”, come lo ha definito Palazzo Chigi.

Stiamo parlando del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un vero e proprio programma di riforme realizzato dall’Italia per accedere alle risorse economiche del Next Generation EU. Questo piano stabilisce come – e dove – saranno investiti, da qui fino al 2027, tutti gli aiuti economici che arriveranno dall’Europa.

Tutte le riforme, e i relativi investimenti, sono raggruppati in 6 missioni (suddivise per aree tematiche) e 16 componenti. In questo articolo scopriremo la Missione 1, che tocca i seguenti temi: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo.

Perché il Pnrr è un’opportunità e come accedere ai fondi

Nei prossimi cinque anni l’Italia sarà protagonista di una vera e propria rivoluzione anche grazie alla fondamentale spinta dell’innovazione tecnologica che arriverà dal finanziamento del Next Generation Eu. Il rilancio dell’Italia delineato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. La digitalizzazione rappresenta quindi un fattore determinante della trasformazione del Paese. Le imprese e i loro partner dovranno essere pronte a cogliere quest’occasione.

Un’Italia più digitale in cinque anni: una panoramica sul PNRR

Il Piano presentato dall’Italia e dagli altri Paesi membri dell’Unione europea nasce dall’esigenza di riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus. Un intervento per rendere le economie e le società dei Paesi europei più sostenibili e pronte alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale. Il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza è uno dei due principali strumenti del Next Generation Eu, più conosciuto come Recovery Fund, nome ereditato dal progetto embrionale, cioè il “Fondo per la ripresa” approvato dal Consiglio europeo.